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2 DICEMBRE 2004 I COMUNICATI STAMPA DELLA
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RICHIESTA
DI PUBBLICAZIONE al direttore de L'Arena di Verona Gentile direttore, nei servizi firmati da Giancarlo Beltrame su L’Arena di oggi, mercoledì 8 dicembre a pag. 11, relativi alla conferenza stampa svoltasi martedì 7 dicembre in Società Letteraria sul gravissimo incendio doloso ai Magazzini Generali, vengono riportate alcune circostanze di fatto che non corrispondono al vero 1. Nell’articolo titolato “Letteraria, 72 mila i libri persi nel rogo” si legge: (…) “Nel padiglione 24 erano accatastati (non ci va di usare i termini ‘conservati’ né tantomeno ‘custoditi’) circa 90 mila volumi” (…) Non è vero che i libri erano “accatastati”: i libri, al momento del trasferimento, erano stati posti in circa 3000 scatoloni di cartone, ognuno dei quali siglato opportunamente, in modo da permettere, al momento del rientro in sede, una agevole ricollocazione. Gli scatoloni erano stati disposti su bancali appositi, coperti di cellophane. Gli scatoloni, complessivamente, erano stati disposti secondo una “mappa” che li aggregava in insiemi omogenei da un punto di vista tematico o storico-cronologico. Non ci risulta possano esserci altri criteri per immagazzinare dei testi da ricollocare dopo alcuni mesi.
Ecco come si presentavano gli scatoloni nei Magazzini Generali In secondo luogo, il padiglione, di proprietà del Comune, era sorvegliato, per incarico del Comune stesso, dalla Cooperativa “Vivere la città” , che per tale incarico percepiva regolare compenso (40 mila euro all’anno, secondo quanto riportato dalla stampa e non smentito). 2. Nell’articolo “Ecco perché i volumi erano lì”, si legge:
Considerando che i lavori di restauro delle sale dell’edificio che avrebbero dovuto ospitarli dovevano essere completati in tempi relativamente brevi, non aveva alcun senso pensare ad una ulteriore “soluzione alternativa”, dato e non concesso che si fossero improvvisamente individuati in città degli spazi che non erano stati individuati per un anno intero. La preghiamo di pubblicare le precisazioni sui fatti sopra riportate, anche perché l’articolo a firma Giancarlo Beltrame contiene giudizi che si fondano sulla erronea rappresentazione di essi.
CONFERENZA
STAMPA L’INCENDIO DOLOSO DEL DEPOSITO LIBRI LE PROPOSTE
E LE PROSPETTIVE
Un patrimonio librario nomade
Una buona parte di questi volumi – circa 90 mila – sono stati oggetto di successivi trasferimenti da una parte all’altra della città a partire dal 1994. Questa, in estrema sintesi, la cronistoria:
- Dal marzo 1994 al gennaio 1996 tutte le 3000 scatole uscite dalla Società Letteraria sono state ospitate nel magazzino della scuola elementare G. Segala. - Dal gennaio 1996 al settembre 1997 furono tutte trasferite e depositate nell’ex sala di lettura della Biblioteca Civica, poiché la scuola G. Segala dovette utilizzare i magazzini per uso interno. - Nel settembre 1997, anche la Biblioteca Civica ci chiese di spostare il nostro patrimonio e così l’Amministrazione provinciale di Verona rispetto al deposito di Via Bertoni, ove stavano da anni e anni altre migliaia di nostri libri - Grazie alla generosa disponibilità offerta dal Prof. Poli, Preside dell’Istituto Tecnico Industriale G. Ferraris (ITIS), trasferimmo presso l’ITIS la maggior parte delle scatole, mentre, grazie alla convenzione trentennale già stipulata nel 1995 con il Comune di Verona, il patrimonio emerografico dell’800, prima conservato in Via Bertoni venne inscatolato e depositato in comodato gratuito presso il deposito “Nervi” della Biblioteca Civica di Verona, affinché venisse messo a disposizione della cittadinanza, ai sensi della convenzione stessa. - Nel 2000 una parte delle scatole depositate presso l’ITIS dovettero essere trasportate altrove per pericolo di danneggiamenti causati da infiltrazioni d’acqua e si dovette ricorrere al deposito a pagamento presso la Ditta Procura, specializzata in traslochi e stoccaggio di materiali - Nel 2001, l’Istituto Ferraris ci chiese di trasferire i volumi, necessitando di spazi per l’attività scolastica. Chiedemmo alla Biblioteca Civica uno spazio idoneo, ma ci fu risposto che non esisteva; chiedemmo di nuovo ad altri istituti scolastici, ma nessuno, comprensibilmente, era disposto a conservare patrimonio così prezioso e delicato. Chiedemmo dei preventivi a delle ditte private, ma i costi erano assolutamente proibitivi, per noi. Tornammo a sollecitare il Comune che alla fine ci propose in utilizzo gratuito, per il tramite del dirigente del settore cultura, il famoso padiglione 24, affidato al settore istruzione del Comune. Il padiglione, che presentava condizioni microclimatiche adeguate alla conservazione dei testi, era stato affidato, dietro retribuzione, alla sorveglianza della Cooperativa “Vivere la città”, della quale il sig. Arletti, che gli inquirenti indicano come possibile responsabile del reato, era consigliere. Il trasferimento materiale dei volumi nel Padiglione 24 del Comune è avvenuto nel marzo del 2003. Questa la storia, emblematica, che ha riguardato il nostro patrimonio librario nell’ultimo decennio, durante il quale i nostri libri sono stati ospitati in sei sedi diverse. Ci sembra opportuno rilevare che in materia di patrimoni librari, la Società Letteraria non ha mai smesso di sollecitare le autorità: nel novembre 2003, abbiamo presentato e depositato in occasione della definizione del Piano Strategico del Comune di Verona, il progetto “Effetto Gutenberg”, volto ad “identificare ed inventariare i principali giacimenti
archivistici, emerotecari e bibliotecari, e che prevede una triangolazione di Comune, Provincia, Regione Veneto da un lato, e l’intervento auspicato degli istituti di credito cittadini, dall’altro. Un estratto del progetto è tra gli allegati.
Nel Magazzino erano depositati i lasciti Montano Lebrecht,
Fagiuoli, le donazioni Donatelli, Vicentini, Cavazzocca Mazzanti,
Ferriguto, Vassalini, Bentegodi, Montagna, Giusti, Bortelli, Tognetti,
Ruffo, Ravazzin, Associazione Italia URSS i legati Forti, Goldschmiedt,
Stegagno, i fondi russo e tedesco, la raccolta de L’arena dal 1915
al 1980, la raccolta del Corriere della Sera dal 1914, L’adige dal
1866 al 1926, Verona Fedele dal 1878, L’Avanti dal 1914, Le Mode Illustré
dal 1864 al 1891, Marzocco dal 1898 al 1932, La Svastica, Berlino
dal 1942- 1943, i Bollettini della Società Letteraria dal 1960
e i quaderni della Società Letteraria, carte geografiche e
mappe. Presso la nostra sede in Piazzetta Scalette Rubiani sono rimasti: il legato Marone e Selmo depositati, la donazione Coin presso la Scuola Ferraris di Verona, la donazione Campedelli Rudy de Cadaval presso la Biblioteca Civica. Presso la Biblioteca Civica è rimasta l’Emeroteca
dell'800, i periodici Giuridici che costituiscono il Progetto Juliet
in collaborazione con l’Università di Verona, circa 3500 volumi
rari del 1600 1700, circa 23 mila opuscoli del 1800 e del 1900, 11
mila volumi del 1800 1900, riviste giuridiche come Lex, Gazzetta Ufficiale
e Massimario di Giurisprudenza Italiana, il quotidiano L'Arena dal
1876 al 1915, la Domenica del Corriere dal 1899 al 1986, alcuni Periodici
dell'Ottocento, 1200 volumi di opere di consultiva, 266 riviste correnti
degli ultimi 10 anni e 50 riviste. Le misure immediate intraprese
“SOS Letteraria”. Le proposte della Società Letteraria ad enti locali, istituti pubblici e privati, cittadini per la salvaguardia ed il ripristino del patrimonio librario La Società Letteraria non è in grado di fronteggiare la situazione con le sue sole forze. Vorremmo ricordare che la Letteraria è un’associazione privata che consta attualmente di circa 500 soci che versano ogni anno 110 euro. Altre fonti di finanziamento sono esigue risorse pubbliche: 14 mila euro dal Comune, grazie ad una Convenzione; 17 mila dalla Regione: 15 mila dallo Stato. Abbiamo poi una convenzione con la Banca Popolare che sostiene i costi della nostra emeroteca. Queste risorse non riescono nemmeno a coprire le spese correnti: la retribuzione dei due dipendenti, uniche persone retribuite, le utenze, le assicurazioni e le pulizie. Tutta o quasi l’attività culturale (da 40 a 60 eventi culturali l’anno e un festival) si autofinanzia. In questi anni Fondazione Cassa di Risparmio e Banca Popolare di Verona – che ancora una volta ci sentiamo in dovere di ringraziare - hanno aiutato a sostenere le ingenti spese di restauro dell’edificio della sede con contributi specifici. La Società Letteraria promuove perciò il progetto “SOS Letteraria”. Esso prevede una serie di proposte specifiche ad interlocutori specifici: 1. Alla Regione Veneto proponiamo: 1.1. Un finanziamento straordinario che ci permetta di completare definitivamente il restauro dell’edificio, così da risolvere una volta per tutte le esigenze di conservazione del nostro patrimonio, che rimane ingente e di valore 2. Alla Provincia di Verona proponiamo: 2.1. Un finanziamento straordinario che alimenti il fondo del Comitato per la difesa ed il ripristino del patrimonio librario della Società Letteraria di cui al punto 5.1. 3. Al Comune di Verona proponiamo: 3.1. Una seduta straordinaria del Consiglio Comunale che ponga all’ordine del giorno i gravissimi fatti avvenuti e sia finalizzato alla identificazione di proposte utili ad affrontare la situazione 3.2. La redifinizione della Convenzione in essere con la Società Letteraria, sulla base di un somma più adeguata di quella attualmente in vigore (14 mila euro), giustificata dai servizi pubblici librari, emerotecari e culturali garantiti dalla Società Letteraria e dall’autonomia finanziaria con la quale la Letteraria ha sostenuto in questi anni i lavori di restauro del suo edificio. 4. Agli istituti di credito cittadini proponiamo: 4.1. Un finanziamento che ci permetta di completare definitivamente il restauro dell’edificio, così da risolvere una volta per tutte le esigenze di conservazione del nostro patrimonio, che rimane ingente e di valore 4.2. Un finanziamento che ci permetta di sopportare le prime spese eccezionali necessarie a fronteggiare la situazione (trasferimento dei testi, intervento delle ditte specializzate, acquisizione di spazi, ecc.) 5. Alle aziende veronesi proponiamo: 5.1. Di costituire un Comitato per la difesa ed il ripristino del patrimonio librario della Società Letteraria. La finalità è quella di contribuire al reperimento di mezzi finanziari atti a recuperare i libri danneggiati attraverso un’azione di “primo soccorso conservativo”. L’ipotesi è quella di identificare 5-10 aziende capofila, che contribuiscano significativamente ad alimentarne il fondo. I versamenti sono fiscalmente deducibili (Legge 21 Novembre 2000 n. 342 ). Tali aziende assumerebbero il titolo di “Socio benemerito” della Società Letteraria. Il loro nome comparirebbe poi nel materiale promozionale relativo alle nostre iniziative culturali. 6. Alle biblioteche del territorio proponiamo: 6.1. La cessione gratuita di copie di testi facenti
parte del loro patrimonio librario, sulla base di indicazioni che
verranno rese pubbliche appena possibile dalla Società Letteraria
7. Ai cittadini veronesi proponiamo: 7.1. Di aderire al progetto “10 euro per la Società Letteraria”, versandoli sui nostri c/c accesi presso Unicredit Banca di Verona e presso la Banca Popolare di Verona oppure direttamente presso la sede del sodalizio. Un Comitato di garanti, composto dalla Corte Arbitrale della Società Letteraria vigilerà sulla rendicontazione e l’utilizzazione delle somme pervenute. 7.2. Di iscriversi al sodalizio 7.3. Di donare testi in loro possesso sulla base delle indicazioni delle quali al punto 6
L’obiettivo finale L’obiettivo di queste proposte è quello di ripristinare completamente i servizi librari della Società Letteraria come era stato originariamente previsto, restituendo ai Soci del sodalizio e alla città intera un grande patrimonio bibliotecario modernamente interrogabile mediante un catalogo informatizzato Web (Opac). La Letteraria si propone di rafforzare e sviluppare il suo ruolo di riferimento nel contesto culturale cittadino. Un moderno centro polifunzionale dove i cittadini potranno consultare libri e riviste, incontrarsi, navigare il Web, consultare Cd e Dvd, assistere a conferenze e dibattiti e, se l’Assemblea dei Soci lo approverà, godere i servizi di un raffinato Caffè letterario.
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