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Venerdì 20 dicembre ore 16.30
Letteratura e Scuola

Giornata di Studi

In collaborazione con la Ssis Veneto

 Programma:
Saluto del Presidente della Società Letteraria Alberto Battaggia
Presentazione dei lavori del Direttore SSIS Veneto Umberto Margiotta

Relatori
Remo Ceserani
Università di Bologna
Rolando Damiani
Università di Venezia
Giovanni Raboni
Critico e Poeta

Coordina Ernesto Guidorizzi
Vicedirettore Ssis

Il prof. Margiotta

 

 


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venerdì 27 dicembre 2002 pag. 16




Insegnare la letteratura a scuola nella sua specificità culturale


Una giornata di studio intensa, partecipata, a tratti appassionata, quella che si è svolta su «Letteratura a scuola», in una sala Montanari gremita, per iniziativa della Ssis del Veneto in collaborazione con la Società Letteraria. Merito dei relatori, che hanno affrontato il tema da diverse prospettive e dell’obiettiva attualità dei problemi trattati. «Quello della scuola - ha osservato in apertura dei lavori il presidente della Letteraria Alberto Battaggia - è un terreno culturalmente e politicamente strategico, sul quale tutti gli attori interessati devono misurarsi con grande responsabilità».
Uno dei principali attori è certamente la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario, tra le esperienze più innovative e promettenti del mondo accademico di questi ultimi anni. Il direttore della Ssis Veneto, il pedagogista Umberto Margiotta, ha sottolineato come la riforma universitaria in via di definizione non ne appannerà il ruolo: «Può darsi che cambieremo nome, che ci chiameremo laurea specialistica, ma il Consorzio che riunisce le Università di Verona, di Padova, di Ca’ Foscari e lo Iuav di Venezia, semmai rafforzerà ulteriormente la sua offerta formativa a tutti i livelli, dalla formazione continua per insegnanti in servizio ai centri di eccellenza microregionali».
Di eccellenza si è parlato anche per il corso su «Letteratura e contemplazione» che la Ssis proporrà a partire da gennaio, sempre in Società Letteraria, per iniziativa del curatore del convegno Ernesto Guidorizzi, vicedirettore della Ssis e docente di teoria della letteratura. «La particolarità del corso - ha spiegato il docente in sede introduttiva - sta nell’approccio pluridisciplinare con il quale, di volta in volta, affronteremo il tema dalla letteratura all’arte, dalla filosofia alle scienze naturali».
Il professor Guidorizzi, entrando nel merito della giornata di studio, non ha esitato a denunciare «lo stato di crisi in cui versa l’insegnamento della letteratura, soffocata da impostazioni ideologiche che l’hanno confusa con la linguistica. È ora invece di recuperarne tutta la specificità». Remo Ceserani, ha ricordato come nel nostro Paese l’insegnamento della letteratura sia diffuso come in nessun altro, essendo previsto dalle elementari alle scuole superiori.
Ceserani, pur ritenendo ancora giustificato studiare le grandi tradizioni letterarie nazionali, ha insistito sull’importanza di un approccio problematico e aperto alla letteratura. Ceserani ha poi osservato come l’inevitabile conflitto generazionale che oppone discenti e docenti vada non solo accettato, ma fatto emergere, in una logica di mutuo scambio culturale. Penetranti anche le sue osservazioni sulla costituzionale abilità narrativa umana. «Non homo sapiens, dovremmo definire l’uomo, visti anche i desolanti risultati, ma homo narrans ».
Tagliente l’intervento del professor Rolando Damiani, che ha teorizzato una «letteratura assoluta, svincolata da qualsiasi condizionamento etico, del tutto autosufficiente». In questo senso, il compito delle istituzioni scolastiche dovrebbe essere quello di fornire quegli strumenti critici indispensabili alla piena fruizione del fatto letterario. Giovanni Raboni, infine, ha osservato come «la letteratura, sia la forma di comunicazione che più di ogni altra emoziona, stimola sentimenti, stati d’animo, riflessioni. Non si deve insegnare la storia della letteratura, ma la letteratura in quanto tale, i testi letterari nella loro specificità». Per farlo, è vero che occorre dotarsi di alcune conoscenze tecniche».